17 Maggio 2022
Domenico e Francesco nel Paradiso dantesco
Una lectura Dantis per scoprire convergenze e differenze di due testimoni autorevoli di speranza cristiana
Il prossimo 26 maggio, alle ore 17:00, presso il Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia (NA), il Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato ospiterà la grande Bellezza dei sublimi versi danteschi, frutto della genialità sempre attuale di un uomo divenuto simbolo della cultura e della lingua italiane.
Più specificamente, il prossimo appuntamento al Laboratorio Culturale, fortemente voluto dai Padri domenicani del Santuario, si presenta come un incontro culturale incentrato su due grandi Santi “complementari” della Cristianità, San Francesco e San Domenico, con l’intento di mettere in luce convergenze e differenze tra i due, e che s’inserisce nel solco della medioevale tradizione secondo la quale, nelle festività dell’uno e dell’altro Santo, fosse un domenicano a pronunciare il panegirico di San Francesco e un francescano quello di San Domenico.
Lo stesso Dante rispetta questa tradizione, lodando all’interno dei Canti XI e XII del suo Paradiso, attraverso, rispettivamente, le parole del domenicano Tommaso D’Aquino e del Francescano Bonaventura da Bagnoregio, le “complementari” figure di San Francesco e San Domenico, Padri Fondatori dei due principali Ordini della Cristianità, comandanti a pari grado della Chiesa, nave mercantile con il prezioso carico dei credenti in Cristo, messa a dura prova dalla minaccia delle eresie e dalla seduzione del potere e delle ricchezze materiali.
La riflessione intorno a queste due sante figure sarà guidata, il prossimo 26 maggio, proprio dai versi di questi due Canti del Paradiso, sapientemente organizzati dall’Alighieri a formare una raffinata struttura chiastica, in cui il doppio panegirico s’intreccia col motivo “umilmente” polemico nei confronti di quei seguaci di Francesco e Domenico che mostravano, all’epoca, gli evidenti segni della corruzione mondana.
È interessante notare che tale motivo polemico, che non risparmia neppure l’istituzione ecclesiastica, è una costante dantesca che, proprio all’interno della Commedia, trova la sua massima espressione. Della ricchezza di temi e forme, dell’esperienza umana e letteraria insieme del genio dantesco, la Commedia è, infatti, la summa, un’opera di poesia e riflessione sulla poesia attraverso cui Dante, profeta disarmato, vuol cambiare il mondo, intrecciando la catena di endecasillabi con l’utopia e l’anacronismo, garanzia di eterno presente. Il Sommo Poeta vuol portare al mondo un messaggio di salvezza per un’umanità deviata e corrotta, di riscatto dalla degenerazione del suo tempo, di cui l’esilio immeritato è manifestazione esemplare.
Se la Provvidenza dispose la nascita di due principi (San Francesco e San Domenico), complementari nell’ardore mistico e nell’immensa saggezza, al fine di rendere più salda e sicura la Chiesa, spesso vittima delle seduzioni del mondo; la forte aderenza alla realtà da parte di Dante, il suo sguardo olistico sul mondo, la sua capacità di leggere profondamente il suo tempo, oltre che la sua gran sete d’Infinito, il suo desiderio di perfezionamento e di conquista della vera Felicità, non concepibile lontano da Dio e dal prossimo, tutto questo dispone la nascita di Dante-profeta disarmato e del suo “divino” capolavoro, al fine di indicare una via di salvezza per l’umanità d’ogni tempo.
Siamo tutti invitati, il prossimo 26 maggio, alla lectura Dantis a cura del frate domenicano P. Francesco Narcisi O.P. e del frate francescano P. Giorgio Tufano O.F.M. Conv., a cui parteciperanno anche Pasquale Viola, dottore in Filosofia, e Sabatino Fatigati, studente universitario, entrambi estimatori del padre della lingua Italiana. Per l’occasione, il giornalista e studioso della classicità Carlo Avvisati, profondo conoscitore della lingua napoletana, farà dono ai convenuti di una originale traduzione in napoletano del XII Canto del Paradiso. Interverranno, inoltre: Frate Gianpaolo Pagano O.P., Priore del Santuario della Madonna dell’Arco; Maddalena Venuso, giornalista e Presidente Associazione Terre di Campania APS; Giuseppe Ottaiano, Ideatore del progetto Campania Bellezza del Creato.
Possa la duplice meraviglia della testimonianza di fede dei Santi Francesco e Domenico, e della sublime eredità dantesca, trovare accoglienza degna da parte di ciascuno di noi, ospiti benvoluti del Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato.
Sabatino Fatigati